All'origine del dato
Due libri per "assorbire"
Apro troppo di rado la newsletter di Ann Friedman perché ogni volta imparo qualcosa e trovo un link che nessuno aveva mai condiviso altrove. La scorsa settimana inizia dicendo
Even weekly newsletter writers need, on occasion, to just absorb rather than opine.
Ogni persona che scrive una newsletter settimanale ha bisogno, di tanto in tanto, di assorbire invece che dare la sua opinione.
Ha ragione. In questi giorni io sto assorbendo dai libri che mi circondano mentre lavoro. Li tengo sulla scrivania, li sfoglio mentre preparo un testo o un video, la sera li metto nello zaino pensando che poi dopo cena potrebbero servirmi per concludere un lavoretto, rifinire le slide. Ogni tanto li perdo e li ricompro in ebook.
Ci sono due libri in particolar modo che interrogo come le monete dello Yi Jing1 in questo periodo:
Il primo si chiama Raw data is an oxymoron, i dati grezzi sono un ossimoro (a cura di Lisa Gitelman, MIT Press 2013), e di cui ho amato il saggio scritto da Daniel Rosenberg, disponibile anche qui in pdf, sull’origine e l’uso della parola “dato” nella storia e nella lingua. In inglese per esempio la prima volta che compare nell’Oxford English Dictionary è il 1646.
Parlare dell’etimologia di un termine è scoprirne anche le sue funzioni, nel passato e nel presente:
The word “data” comes to English from Latin. It is the plural of the Latin word datum, which itself is the neuter past participle of the verb dare, to give. A “datum” in English, then, is something given in an argument, something taken for granted.
La parola dato deriva dal latino, è il plurale di datum, il participio del verbo dare. Un “datum” in inglese è qualcosa di assodato in un ragionamento, qualcosa di scontato.
This is in contrast to “fact,” which derives from the neuter past participle of the Latin verb facere, to do, whence we have the English word “fact,” for that which was done, occurred, or exists. The etymology of “data” also contrasts with that of “evidence,” from the Latin verb vid e ̄re, to see.
Va in contrasto con il “fatto”, participio passato di fare in latino. In inglese “fact”, fatto”, è qualcosa che esiste, che succede. E l’etimologia di dato va in contrasto anche con “evidence”, prova, dal latino vid e ̄re, vedere.
There are important distinctions here: facts are ontological, evidence is epistemological, data is rhetorical. A datum may also be a fact, just as a fact may be evidence. But, from its first vernacular formulation, the existence of a datum has been independent of any consideration of corresponding ontological truth. When a fact is proven false, it ceases to be a fact. False data is data nonetheless.
Ci sono importanti distinzioni da fare: i fatti sono ontologici, la prova è epistemologica, i dati sono retorici. Un dato può essere un fatto, così come un fatto può essere una prova. Ma l’esistenza di un dato è indipendente da ogni considerazione di corrispondenza con la verità ontologica. Quando un fatto viene dimostrato come falso, cessa di essere un fatto. Ma un dato falso resta un dato.
Il dato è relazione, scrivono invece gli autori di Un dato di fatto. Uso e abuso del dato. (L. Cassia, M. Kalchschmidt, S. Paleari, Brioschi 2021).
Il fatto che dei dati vengano definiti scientifici fa tendenzialmente riferimento agli standard che la loro raccolta e produzione deve rispettare; standard di scientificità che variano da disciplina a disciplina e genericamente rispondono a requisiti di sistematicità e rigore. Ciò che invece li qualifica come dati, noi suggeriamo, è la loro natura evidenziaria. Un pezzo di stoffa, la trascrizione di alcune risposte, o una serie numerica diventano dato nella misura in cui costituiscono evidenza. In questo senso si può dire che il dato non è tale ab origine. O per adattare al presente contesto un’affermazione di Simone de Beauvoir, il dato non nasce tale, ma lo diventa.
(…) Come il dato non è tale ab origine, non lo è nemmeno in aeternum. Esso rimane tale fino a quando è sostenuto da una rete di relazioni evidenziarie che lo rendono significativo.
(…) il dato è tale nella misura in cui costituisce evidenza empirica in relazione al soggetto che lo produce e analizza, l’obiettivo della ricerca, e la conoscenza pregressa.
Perché ho sottolineato questi brani? Mi confermano che è la nostra interazione con gli oggetti (astratti o concreti), con i fenomeni naturali, con le altre persone, con le nostre emozioni, a renderli dati ed eventualmente “prove”. Data humanism nella sua essenza.
Ti spiego il dato tour and beyond
Nella presentazione del libro per le biblioteche dell’università di Salerno, Oriana Cartaregia che mi introduceva ha reso onore al principio del data feminism che dice “mostra il lavoro invisibile”, raccontando in dettaglio come funziona la casa editrice che ha pubblicato Ti Spiego Il Dato e facendomi delle domande bellissime su come siamo arrivate (io, l’illustratrice, l’editor e l’editora) a produrre un libro di illustrazioni semplice ma non banale per parlare di dati. Qui c’è una sintesi dell’intervento, il video si recupera qui.
Linkedin Notizie mi ha inserita tra le 10 Top Voices da seguire in occasione della Giornata Internazionale della Donna, insieme ad altri nove profili incredibili. Sto ancora rispondendo alle richieste di contatto, grazie 🙏🏻
il 12 marzo alle 16 sono alla Cooperativa Agricoltura Nuova in Via Valle di Perna 315, Roma, nel cuore della riserva naturale Decima-Malafede, in un evento organizzato dalla meravigliosa libreria per bambini Lotta. Parleremo di stereotipi e luoghi comuni per la figura femminile nei libri per bambini. Ci si prenota qui.
Vuoi portarmi da qualche parte, anche online? Scrivi a info@donatacolumbro.it
Vuoi fare un workshop con me? Scrivimi, stesso indirizzo :)
Notizie dalla Dataninja School
Una persona ci ha lasciato una recensione dicendo wow, tutto fantastico, evviva, “ma avrei voluto ancora più dataset con cui esercitarmi”. Rimedieremo presto, ma intanto mi ha ricordato che il plus della nostra scuola è proprio quello di fornire i dataset - o insegnarti a produrli - e poi seguirti passo passo nelle esercitazioni. Se vuoi provarci anche tu qui c’è lo sconticino del 15% con TISPIEGOILDATONINJA (parti da Introduzione ai dati oppure Data Visualization che sono i miei preferiti <3)
Ed eccomi alla fine!
Ci sentiamo mercoledì prossimo <3
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